lunedì, agosto 23, 2010

Consulenze e mafia: nuove accuse a Schifani

Renato Schifani
Il pentito campanella ai Pm di Palermo: favorì il boss Mandalà. Quei "consigli" per la variante del piano regolatore a Villabate e gli interessi dei clan. Francesco Campanella, il pentito che ha ottenuto la falsa carta d'identità per favorire la latitanza di Bernardo Provenzano, torna ad accusare Renato Schifani.
Il presidente del senato, 15 anni fa quando era solo un avvocato, secondo l'ex politico Udeur legato al clan Mandalà, avrebbe messo a disposizione del capofamiglia del mandamento Nino Mandalà (allora incensurato) la sua scienza giuridica. Nel suo ruolo di consulente del comune in materia urbanistica, secondo Campanella, Schifani avrebbe suggerito le soluzioni tecniche per modificare il piano regolatore in modo da aderire agli interessi immobiliari e imprenditoriali di Nino Mandalà. La Procura di Palermo sta verificando con attenzione queste dichiarazioni. Anche perché il duello tra il pentito e il presidente va avanti da alcuni anni e quello che si sta svolgendo a Palermo è il secondo round della contesa svoltasi davanti ai giudici di Firenze e conclusa con un pareggio che ha il sapore della sconfitta per Campanella. LEGGI TUTTO

Nessun commento: