giovedì, aprile 29, 2010

Dino Paternostro terrà una conferenza alla Sorbona di Parigi sui movimenti anti-racket e antimafia in Sicilia

Il Dipartimento di italianistica della Sorbonne Nouvelle-Paris 3 ha organizzato un convegno internazionale di studi per il 4 e 5 giugno 2010 su Sicile(s) d'aujourd'hui (Sicilia(e) di oggi), che vuole essere una ricognizione problematica di ciò che è stata la Sicilia nell’ultimo ventennio. Nella prima sezione del convegno saranno trattate le esperienze economiche e politiche, nelle altre sezioni si darà, invece, spazio alla letteratura, al teatro, alla narrativa attuale e al cinema. Il convegno sarà aperto dallo scrittore Vincenzo Consolo, con una relazione su La forza delle parole. Sono previste anche le relazioni dello storico Salvatore Lupo e del magistrato Antonio Ingroia. A trattare il tema “Les mouvements anti-racket et anti-mafia” (I movimenti anti-racket e antimafia) dagli anni ’90 ad oggi sarà, invece, Dino Paternostro, direttore di “Città Nuove” e segretario della Camera del lavoro di Corleone. Paternostro è stato invitato dalle organizzatrici del convegno internazionale, Maria Pia De Paulis-Dalembert e Dominique Budor, docenti di letteratura italiana alla Sorbona di Parigi, in quanto studioso e protagonista, insieme ad altri, del riscatto civile della Sicilia nell’ultimo ventennio. «Sono onorato di questo invito – dice Paternostro – che costituisce sicuramente un riconoscimento alla Sicilia degli onesti, che giorno per giorno, senza clamore, opera per contrastare la mafia e costruire spazi di democrazia, di libertà e di sviluppo nella legalità». «E’ importante – aggiunge – che una istituzione culturale prestigiosa come la Sorbona dedichi spazio ed attenzione alla Sicilia e ai suoi movimenti antimafia. E sono lusingato del privilegio che mi si offre di poter raccontare non solo dei grandi eroi come Falcone e Borsellino, ma anche dei tanti giovani che si sono messi in gioco col movimento “Addio Pizzo” e dei tanti altri che da alcuni anni stanno coraggiosamente lavorando nelle cooperative sociali per coltivare i terreni confiscati alla mafia. Alla Sorbona parlerò anche e dei campi di lavoro e di studio, organizzati ormai da cinque anni a Corleone dalla cooperativa “Lavoro e non solo”, dall’Arci e da “Libera” e sostenuti dalla Cgil, a cui partecipano centinaia di ragazze e di ragazzi della Toscana e di altre Regioni d’Italia. Racconterò di questo “ponte della legalità” Corleone-Italia, che sta consentendo di condividere questa forte esperienza di antimafia sociale rappresentata dai giovani delle cooperative sociali, che costituiscono oggi gli eredi ideali e visibili del movimento contadino siciliano, dai Fasci siciliani di fine ‘800 alle lotte degli anni ’50 del ‘900».

2 commenti:

Leoluca Criscione ha detto...

COMPLIMENTI VIVISSIMI!!!!!!!!
Leoluca

Unknown ha detto...

complimenti!
e in bocca al lupo!