venerdì, gennaio 01, 2010

Mafia. Sconto al boss Graviano

PALERMO - Il boss palermitano Giuseppe Graviano, che sta scontando l'ergastolo nel carcere di Opera a Milano, ha ottenuto su richiesta del suo legale che gli venisse tolto l'isolamento diurno. E' stato lo stesso avvocato a precisarlo, dopo che in un primo tempo si era diffusa la notizia della cancellazione del 41 bis, seguita immediatamente da una serie di polemiche. Per Graviano quindi rimane l'applicazione del carcere duro, alleggerito dal nuovo provvedimento. "I magistrati - dice l'avvocato Gaetamo Giacobbe - hanno applicato la norma che stabilisce un tetto massimo per il carcere duro. Cumulati i periodi di detenzione diurna trascorsi al 41 bis, si è arrivati al tetto di tre anni previsto dalla legge". Graviano sarebbe passato al regime di vita comune il 16 dicembre scorso. Lo scorso 11 dicembre, davanti ai giudici della Corte d'appello di Palermo che stanno giudicando il senatore Marcello Dell'Utri, Giuseppe Graviano - sentito insieme al fratello Filippo - aveva lamentato uno stato di salute precario, a suo dire provocato dai rigori del 41 bis. A causa dei problemi di salute non aveva risposto alle domande dell'accusa sulla veridicità delle dichiarazioni rese dal pentito Gaspare Spatuzza, che aveva parlato di rapporti tra il senatore e i due fratelli Graviano. L'ergastolano aveva spiegato che la sua decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere poteva essere rivista qualora le sue condizioni di salute fossero migliorate, lasciando intendere che questo sarebbe dipeso dal miglioramento del suo regime carcerario. Filippo Graviano, invece, aveva smentito la ricostruzione fatta da Spatuzza. "Giuseppe Graviano non ha diritto - afferma Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili - per quello che ci riguarda, a nessuno sconto né di giorno né di notte. Comprendiamo bene che il Tribunale di sorveglianza ha applicato le leggi, che durante questi sedici anni troppo spesso sono andate in una sola direzione, in favore della mafia terrorista, e oggi se ne vedono i risultati".

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