lunedì, gennaio 11, 2010

L'omicidio di Nicolò Romeo nelle campagne di Corleone. Fucilate per rompere la tregua?

Gli ultimi omicidi di Cosa nostra nella zona, il feudo dei boss corleonesi, risalgono a oltre 10 anni fa. Le vittime portano i nomi di Giuseppe e Giovanna Giammona e del marito Francesco Saporito, uccisi nel ‘95 dal primogenito di Totò Riina. Giovanni, al suo debutto da killer, e di Giuseppe La Franca e Emanuele Di Maggio, fratello del pentito Balduccio, assassinati nel ‘97 e nel ‘98. Una lunga tregua, quella che ha regnato nelle terre di Riina e Bernardo Provenzano, interrotta questo pomeriggio da un delitto che gli inquirenti definiscono di chiara matrice mafiosa. A colpi di fucile è stato ammazzato Nicolò Romeo, 72 anni, imprenditore originario di Altofonte, residente a Palermo, che gestiva, assieme al fratello Salvatore, un grosso mangimificio. LEGGI TUTTO
L'IMPERO "ALIZOO" dei Romeo

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