giovedì, novembre 19, 2009

Corleone. Il sindaco Iannazzo scrive a Fini: «La vendita dei beni confiscati alle mafie indebolirebbe sensibilmente l’azione dello Stato»

Il sindaco di Corleone Nino Iannazzo ha scritto al presidente della Camera dei deputati, onorevole Gianfranco Fini, affinché non venga approvata la recente norma che prevede la vendita dei beni confiscati alla mafia e che ha già ottenuto il via libera del Senato, passando ora al vaglio della Camera per la definitiva trasformazione in legge. Il sindaco ha manifestato preoccupazione per l’approvazione del Senato. «Ritengo che questo provvedimento – ha scritto Iannazzo - indebolirà sensibilmente l’azione di contrasto alle mafie, sia sul versante repressivo che preventivo. L’esperienza di questa Amministrazione comunale mi ha confermato, da questo osservatorio purtroppo privilegiato, che la confisca e l’uso sociale dei beni confiscati sono strumenti fondamentali per contrastare le mafie. Confiscare ai mafiosi le loro ricchezze determina la perdita del loro potere di intimidazione e di controllo del territorio e dimostra che lo Stato è presente». Per Iannazzo, il rischio è che, attraverso la vendita, i beni possano tornare nelle mani dei mafiosi, che utilizzerebbero loro prestanomi.

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