sabato, novembre 14, 2009

Approvato il Piano di Zona del Distretto socio-sanitario D40 di Corleone

E’ stato definitivamente approvato dall’assessorato regionale della Famiglia il Piano di Zona del Distretto socio-sanitario D40 per il triennio 2010-2012. L’ambito territoriale è costituito dai Comuni di Corleone, Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana e Roccamena. «E’ il primo Piano di Zona approvato in Sicilia - afferma con grande soddisfazione il presidente del Comitato dei Sindaci, Pio Siragusa -. Ci siamo adoperato affinché questo strumento di programmazione possa dare risposte concrete ai più bisognosi. Abbiamo puntato non soltanto a garantire i servizi di base (assistenza a domicilio agli anziani e ai disabili, servizi in favore dei minori), ma anche all’integrazione delle persone in situazione di marginalità sociale (disoccupati, vedove, ragazze madri, ex detenuti). Presto sarà anche attivato lo sportello unico di accesso ai servizi sociali. E’ un percorso difficile, ma ce la faremo. Sono orgoglioso della professionalità e della competenza acquisite dal personale dell’ufficio e del clima di collaborazione tra i sindaci e gli assessori dei comuni, che ci hanno consentito di raggiungere questo importante risultato». Sono 4 i progetti che partiranno dal prossimo primo gennaio e per i quali è stata stanziata la cifra di 200mila euro. Sono rivolti a vedove, ragazze madri disoccupate e con figli a carico, anziani, diversamente abili e persone che necessitano, per condizioni socioeconomiche, dell’assegno per il servizio civico. I bandi si possono consultare sul sito Internet del Comune www.comune.corleone.pa.it.
NELLA FOTO. Pio Siragusa

1 commento:

Leoluca Criscione ha detto...

Complimenti a quanti si sono adoperati per raggiungere questo obiettivo.
Nel leggere, comunque, che 'I bandi si possono consultare sul sito Internet del Comune' e pensando che magari tanti dei destinatari il computer e l'attacco internet potrebbero non averlo...mi é rimasto un po' di amaro in bocca.
Mi auguro che vengano usati altri canali per facilitare l'accesso ai bandi a quanti ne abbiano veramente di bisogno.
Leoluca Criscione , Svizzera