venerdì, settembre 25, 2009

Messineo, procuratore della repubblica di Palermo: "La mafia vuole allettare lo Stato"

Messineo, procuratore della repubblica di Palermo, mette in guardia le istituzioni: "La nuova strategia di Cosa nostra è quella delle collaborazioni, vedi l'ammissione di Lo Piccolo sul pizzino a Provenzano. Ma dobbiamo rimanere inflessibili"
PALERMO - Secondo il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, "la mafia vuole uscire dalle vicende giudiziarie con il più piccolo danno possibile e tenta di allettare lo Stato con collaborazioni o con dichiarazioni come quella che ha fatto ieri Salvatore Lo Piccolo. E' una nuova strategia, ma lo Stato deve rimanere inflessibile". Così Messineo ha commentato l'ammissione di Lo Piccolo senior che ieri, al processo sull'omicidio di Giovanni Bonanno, ha confessato di avere scritto a Bernardo Provenzano. "Solo alcuni anni fa certe cose erano impensabili - ha proseguito -, ma questo non significa che i mafiosi sono diventati migliori. Potrebbe essere una trappola. I tempi delle trattative sono ormai archiviati e lo Stato deve scoraggiare i mafiosi dal pensiero di poter scendere a compromessi".Per il procuratore "siamo a un momento di svolta. Quasi ogni giorno riceviamo una richiesta di collaborazione. La mafia non ha più un centro unificatore". Messineo ha anche annunciato che è attiva l'anagrafe dei conti bancari. "Questo permetterà di accelerare le indagini e rendere più agevole il nostro lavoro".
25/09/2009

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