venerdì, novembre 07, 2008

Sicilia. L'Assemblea Regionale ha approvato la legge per il sostegno alle coop sociali antimafia

Educare gli studenti alla antimafia attraverso l'istituzione di laboratori a scuola. E ancora l'istituzione di zone franche per la legalità e il rimborso degli oneri fiscali per cinque periodi di imposta agli imprenditori che denunciano richieste di estorsioni.
Sono questi alcuni dei punti previsti dal disegno di legge: 'misure di contrasto alla criminalita' organizzata", approvato stasera dall'assemblea regionale siciliana. Il ddl prevede inoltre la comunicazione di un conto corrente unico dove le imprese debbano fare confluire le somme relative agli appalti superiori a cento mila euro. Il provvedimento stabilisce inoltre 'l'obbligo della Regione di costituirsi parte civile in tutti i processi di mafia verificatisi nel proprio territorio". E anche l'istituzione di un fondo di rotazione per e la fruizione dei beni confiscati ai boss. Per utilizzare al meglio l'utilizzo dei beni confiscati sono accordate fidejussioni e credito alle cooperative sociali "per la progettazione e realizzazione delle opere di adattamento". Il ddl stabilisce inoltre che gli imprenditori che abbiano subito danni agli immobili in seguito ad attentati mafiosi hanno la precedenza nell'assegnazione a titolo gratuito di aree consortili e artigianali.
"Esprimo piena soddisfazione per una legge profondamente innovativa. Questa è antimafia concreta". Lo dice Lillo Speziale, presidente della commissione regionale Antimafia, commentando l'approvazione da parte dell'Ars degli articoli del ddl "misure di contrasto alla criminalità organizzata". "La Sicilia - ha aggiunto - si pone così all'avanguardia nella legislazione di contrasto alla criminalità, e introduce norme di assoluto rigore in settori delicati come quello degli appalti pubblici. Vi sono poi novità coraggiose come l'insegnamento dell'antimafia nelle scuole, l'obbligatorietà della costituzione parte civile della Regione in processi di mafia, o ancora misure che faciliteranno la conversione e il riutilizzo dei beni confiscati, e norme che incentivano la denuncia del racket attraverso sgravi fiscali". "Insomma - ha continuato Speziale - la commissione ha fatto un buon lavoro e in pochi mesi ha costruito un testo normativo razionale e completo, frutto di incontri con le forze sociali ed istituzionali interessate e della massima collaborazione fra tutte le forze politiche".

LA SODDISFAZIONE DEI PARLAMENTARI DI TUTTI I GRUPPI

Nessun commento: