domenica, novembre 16, 2008

Agrigento: l´eterna sete della città dei Templi

di ATTILIO BOLZONI
È la rete idrica più disastrata d´Italia, con il flusso che arriva nelle case solo due o tre volte al mese E da 20 anni nessuno trova più la mappa delle condotte. Tra furti d´acqua, dispersioni e ricatti politici. L´ultimo paradosso: la bolletta più cara del Paese, 4 volte quella di Milano

Cosa c´è sotto Agrigento lo sanno tutti e non lo sa nessuno. È un segreto grande protetto da tanti piccoli segreti. Ogni agrigentino conosce solo i suoi tubi, il suo allaccio, il suo prolungamento, le sue cisterne, il suo acquedotto personale. Una rete idrica tutta privata che si attorciglia abusiva nelle viscere della Valle dei Templi. È fatta in casa, a uso familiare. Passa lì in fondo il mistero di Agrigento, l´ultima città italiana senz´acqua. C´è e non c´è, come sempre è stato da questi parti. Diceva con una punta di orgoglio una ventina di anni fa Salvatore Sciangula, un agrigentino di Porto Empedocle che era diventato il potente assessore ai Lavori Pubblici della Regione siciliana: «Qui l´acqua deve togliere la fame, ma mai la sete». LEGGI TUTTO

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