sabato, novembre 17, 2007

Dopo l'arresto dei Lo Piccolo. Il pm Gaetano Paci al Sole 24Ore: “Lavoriamo per smantellare la rete dei collusi”

Novembre 14, 2007 - «Le cifre sull’ammontare delle estorsioni pubblicate dai giornali? Mi sembrano sovrastimate». È una lettura diversa dei fatti raccontati in questi giorni concitati quella che arriva da Gaetano Paci, uno dei tre magistrati (gli altri sono Domenico Gozzo e Francesco del Bene coordinati da Alfredo Morvillo) che ha lavorato alle indagini scaturite nell’arresto di Salvo e Sandro Lo Piccolo (latitanti dal 1983)e di altri due boss di primo piano. Paci, 42 anni, in magistratura dal 1991, dava la caccia a Lo Piccolo dal 1996. Sa di avere in mano elementi decisivi per capire le dinamiche della cosca di San Lorenzo e dell’intera Cosa nostra palermitana al cui vertice, dopo l’arresto di Bernardo Provenzano avvenuto il 12 aprile dell’anno scorso, si era insediato Lo Piccolo.
Dottore, avete in mano il libro mastro della cosca Lo Piccolo. Cosa emerge? Ci sono i nomi dei colletti bianchi, dei professionisti di cui si parla?
Questo non lo possiamo dire. Posso dire che ci sono tantissimi nomi e tanti elementi che riguardano gli imprenditori collusi e i favoreggiatori del boss. Cresce il materiale sul reticolo di interessi di Lo Piccolo e si aggiunge al materiale già acquisito in altre operazioni giudiziarie più o meno recenti. LEGGI TUTTO

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