giovedì, settembre 20, 2007

Un monumento a Garibaldi nella fredda Russia

dall’inviato Giò Barbera

Adesso si chiama Albatros, un raffinato ristorante che si affaccia sul mare. Si mangia buon pesce e si beve vino anche italiano. Nel 1830 qui a Taganrog a 80 chilometri da Rostov, nel Caucaso, c’era un’osteria quella frequentata da Giuseppe Garibaldi. Arrivato a bordo del suo “Clorinda” incontrò i mazziniani per realizzare il suo sogno: unire l’Italia. A soli venti metri di distanza sfoggia ora la nuova stele dedicata all’Eroe dei due Mondi appena inaugurata dalla pronipote Annita Garibaldi (qui sopra), membro della commissione del bicentenario garibaldino arrivata sin qui per scoprire le origini del Garibaldi ”russo”. Qui, nella città che diventò famosa per aver dato i natali all’illustre scrittore Anton Pavlovic Chechov e che nel 2010 sarà ricordato con una grande festa, c’è spazio anche per la figura storica di Giuseppe Garibaldi. L’inaugurazione del monumento è stata accompagnata da una festosa partecipazione di alunni delle scuole locali. (Leggi tutto)

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