sabato, giugno 30, 2007

Sott'accusa la politica sanitaria dell'Ausl 6. Penalizza l'ospedale di Corleone!

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CORLEONE HA APPROVATO UN DURO DOCUMENTO E CHIEDE CHE SI APRA UN TAVOLO DI TRATTATIVA CON IL MANAGER DELL'AUSL 6 IACOLINO E L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA' LAGALLA

CORLEONE – E infine, venerdì sera, il consiglio comunale di Corleone ha approvato all’unanimità un documento di dura critica nei confronti delle scelte di politica sanitaria dell’Ausl 6 di Palermo, condiviso anche dal sindaco Nino Iannazzo e dalla sua giunta. Un “miracolo” reso possibile dalla preoccupazione, comune a tutte le forze politiche, che il dott. Salvatore Iacolino, manager dell’Ausl 6, pur di contenere la spesa sanitaria, sembra «prediligere percorsi di forte ridimensionamento delle strutture ospedaliere e territoriali, come per esempio l'Ospedale di Palazzo Adriano e alcune Guardie Mediche, senza dare seguito al promesso potenziamento di altre strutture ritenute strategiche, quali l'Ospedale Bianchi di Corleone e la sanità territoriale della zona del Corleonese». Certamente, è necessario contenere la spesa, ma attraverso l’eliminazione degli sprechi, non riducendo drasticamente i servizi sanitari essenziali per le popolazioni delle zone interne come quella del Corleonese, hanno sottolineato i consiglieri comunali che sono intervenuti al dibattito. Sott’accusa sono la delibera del Direttore Generale dell’Asl 6, con cui il Presidio Ospedaliero di Corleone è stato “aggregato” al Presidio di Partinico, limitandone drasticamente l’autonomia funzionale, e la proposta di delibera con cui pensa di trasformare in Unità Operative Semplici di tutte le Unità Operative Complesse dell’Ospedale di Corleone.
«Non ci stiamo ad assistere alla graduale trasformazione dell’ospedale di Corleone in un… presidio di guardia medica», hanno detto diversi consiglieri. Da qui la richiesta «al Direttore Generale dell’Asl 6 e all’Assessore Regionale alla Sanità di rivedere radicalmente gli indirizzi di politica sanitaria nel territorio del Corleonese, potenziando al massimo il ruolo e le strutture del P.O. di Corleone e del Distretto Sanitario, e accogliendo le specifiche proposte delle Organizzazioni Sindacali e degli Operatori Sanitari». In particolare, il consiglio comunale di Corleone ha chiesto «anche la revoca della delibera di “aggregazione” del P.O. di Corleone al P.O. di Partinico e il mantenimento di tutte le Unità Operative Complesse».
Adesso, una copia del documento approvato verrà inviata a tutti i sindaci del Distretto e, contemporaneamente, sarà avanzata la richiesta di attivazione di un “tavolo” di discussione tra l’Ausl 6, l’Assessorato alla Sanità, gli enti locali interessati, le organizzazioni sindacali e gli operatori sanitari, con l’obiettivo di modificare radicalmente gli indirizzi di politica sanitaria nella zona del Corleone. «In mancanza di risposte concrete – conclude il documento approvato venerdì sera – si metteranno in atto tutte le iniziative politico-istituzionali utili per la difesa e il potenziamento delle strutture sanitarie nel territorio».

30 giugno 2007


NELLA FOTO: Un momento della seduta del consiglio comunale di Corleone

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