venerdì, giugno 29, 2007

Benvenuta a Corleone, signora Dempsey!

IL CONSOLE AMERICANO ARRIVERA' A CORLEONE NEL TARDO POMERIGGIO ED HA ACCETTATO L'INVITO DI VISITARE LA CAMERA DEL LAVORO "PLACIDO RIZZOTTO"

di DINO PATERNOSTRO*

E’ la prima volta che la città di Corleone ospita un Console degli Stati Uniti d’America. Si tratta di un avvenimento importante, per tanti versi storico. Ma l’avvenimento ha dello straordinario, se si pensa che la signora Nora Dempsey, console generale degli Stati Uniti a Firenze, non arriva nella nostra città per una (sempre apprezzabile) visita di cortesia, ma per condividere con gli studenti americani della Syracuse University of Florence, i giovani soci della cooperativa “Lavoro e Non Solo”, l’Arci, la Cgil, la Regione Toscana e la Città di Corleone la significativa esperienza dei campi di lavoro antimafia. Un messaggio forte, dunque, quello della signora Dempsey, alla quale diamo il nostro più cordiale e caloroso benvenuto. La sua presenza, infatti, dà un valore ancora più alto all’impegno quotidiano di quanti in Sicilia e a Corleone si battono contro la mafia e per costruire sviluppo nella legalità.
Condividiamo l’idea che l’impegno per affermare la legalità non deve conoscere frontiere. Sperimentarlo anche nel contrasto socio-culturale a Cosa Nostra, attraverso la “contaminazione” tra culture politiche diverse, ha un valore inestimabile, di cui non ci sfugge l’importanza. Per questo apprezziamo ancora di più la disponibilità della signora Nora Dempsey, che ha accettato di vistare oggi pomeriggio la sede della Camera del lavoro di Corleone, intitolata a Placido Rizzotto, un sindacalista che ha pagato con la vita il suo impegno contro la feroce mafia del feudo del secondo dopoguerra.
Un caloroso benvenuto ed un sentito ringraziamento vogliamo porgerlo anche a Federico Gelli, vice-presidente della Regione Toscana, che per il secondo anno consecutivo ci onora della sua presenza in Sicilia e a Corleone. Lo ringraziamo per aver contribuito con molta convinzione alla costruzione del ponte ideale Sicilia-Toscana, che ormai fa sentire un po’ toscani noi siciliani e un po’ siciliani tanti giovani toscani. E’ bello constatare che esiste un’Italia civile, il cui cuore batte per la libertà e la democrazia. Ed è ancora più bello in un fase storica in cui, sempre più spesso, si nota l’emergere di rigurgiti egoistici. “La mafia esiste – sottolinea spesso don Luigi Ciotti – ma esiste anche l’Italia”. Un pezzo di questa Italia – lo diciamo con un pizzico d’orgoglio - oggi siamo noi e voi, insieme.
Grazie, signora Dempsey. Grazie, dott. Gelli. E grazie anche alle ragazze e ai ragazzi toscani, alle ragazze e ai ragazzi americani, che si stanno “sporcando” le mani in terra di Sicilia, che stanno faticando sotto il nostro sole cocente, che ci stanno aiutando a costruire un pezzo di futuro.

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Segretario della Cgil di Corleone

29 giugno 2007

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